Buongiorno Papà, di Edoardo Leo

a cura di Ciro Andreotti

Andrea Manfredini lavora nel settore pubblicitario, vive con Paolo, un amico storico, e soprattutto passa di avventura in avventura; questo fino a quando alla sua porta non bussa Layla, una diciassettenne accompagnata da suo nonno Enzo. La ragazza afferma di essere la figlia avuta da Andrea diciassette anni prima, al termine della solita avventura durata una sola notte. Solo dopo la scomparsa della madre, Layla ha deciso di cercare suo padre per poterlo conoscere.

Edoardo Leo alla sua seconda opera da regista, dopo il film TV Ne parliamo a cena (id.; 2008), incentrato sul tema dei quarantenni mai del tutto cresciuti, pur essendo al centro di relazioni più o meno stabili. E l’esordio cinematografico con Diciotto anni dopo (id.; 2010) incentrato su una riconciliazione fra famigliari all’insegna del viaggio on the road, al fianco di Marco Bonini; riesce a imbastire una seconda opera che riesce a bissare il successo di critica e pubblico della pellicola precedente. In tal caso a far le spese del cesello dell’attore e regista di origine capitolina è Raoul Bova che pare non fare troppa fatica a interpretare un ruolo cucito da Massimiliano Bruno, Leo e Herbert Simone Paragnani sulle sue spalle: un uomo in carriera, di successo, attraente e con poca voglia d’impegni affettivi, che viene improvvisamente catapultato in una catarsi costituita dall’arrivo di responsabilità inattese e insospettabili, sotto forma di una figlia adolescente e ribelle, un nonno filosofo sulle ali dei Kiss e di Charles Bukowski e una docente di ginnastica che sembrerebbe quella donna perfetta per mettere a tacere il suo perenne disimpegno.

Tre figure, queste ultime, impersonate dall’allora diciassettenne Rosabell Laurenti Sellers, successivamente vista sia in TV che sul grande schermo, un Marco Giallini per il quale il ruolo del patriarca sui generis calza a pennello, per finire con Nicole Grimaudo nei panni di Lorenza, docente di educazione fisica e possibile, definitiva conquista di Andrea.

Una pellicola che scorre veloce, per merito di un ritmo perennemente serrato nella quale lo stesso Leo si riserva il ruolo di Paolo, vera coscienza di Andrea ed elargitore di pillole di rara saggezza. E film da vedere se amate il lieto fine che può giungere solo al termine di un batti e ribatti fatto di colpi di scena e battute al vetriolo.

Buongiorno Papà (id.) Italia – 2013. Regia di: Edoardo Leo Genere: commedia Durata: 110′. Cast: Edoardo Leo, Raoul Bova, Rosabell Laurenti Sellers, Marco Giallini, Nicole Grimaudo, Paola Tiziana Cruciani, Antonio ‘Ninni’ Bruschetta, Giorgio Colangeli Fotografia: Arnaldo Catinari Musiche: Gianluca Misiti Soggetto: Massimiliano Bruno Sceneggiatura: Massimiliano Bruno, Edoardo Leo, Herbert Simone Paragnani Montaggio: Consuelo Catucci Produzione: IIF Distribuzione: Medusa.

Buongiorno Papà, di Edoardo Leo

Valutazione finale: 7 /10