Odio l’estate – Recensione

Aldo, Giovanni e Giacomo sono tre genitori che stanno per partire da Milano con destinazione Puglia per trascorrere le vacanze estive assieme alle loro famiglie. Aldo è padre di tre figli, perennemente a casa in mutua e sposato con Carmen della quale è molto innamorato.
Giovanni è proprietario di un negozio di calzature, sposato con Paola e padre di Alessia. Giacomo è un dentista affermato, sposato con Barbara e padre del dodicenne Ludovico. Le tre famiglie pur non conoscendosi dovranno coabitare a causa di un errore dell’agenzia che a tutti ha prenotato la stessa villetta.

L’ultima pellicola di Massimo Venier, ritornato a dirigere dopo oltre quindici anni i tre quasi inseparabili Aldo, Giovanni e Giacomo, non aggiunge molto al repertorio o ai precedenti successi del trio milanese, ma ne rappresenta invece un punto definitivo e fermo nella loro già sufficientemente vasta filmografia e dopo alcuni anni a inseguire il successo attraverso nuove formule. Dimenticate quindi le loro ultime uscite e ripensate invece ai loro primi successi con l’aggiunta di una sorpresa finale e un cameo gentilmente donato da Massimo Ranieri nel ruolo di sé stesso oltre a numerose autocitazioni ripescate dal loro più remoto passato.

A questo s’aggiunga il ripercorrere i medesimi stereotipi che da sempre li contraddistingue, ovvero Giovanni nel ruolo del preciso ai limiti della pignoleria, Giacomo in quello di un padre e marito dedito al lavoro e del tutto fuori dalla vita famigliare e ignaro delle passioni del figlio, per finire con Aldo, genitore e marito presente ma anche vittima di numerosi acciacchi veri o inventati che lo fanno credere un parassita alle spalle della moglie.

Il cast di supporto è perfettamente allineato con i tre protagonisti a partire dalle rispettive famiglie per finire con Michele Placido nel ruolo di un ufficiale dei carabinieri con il desiderio di liberarsi definitivamente di ogni turista di passaggio nel suo paese. Non troverete quindi molto di nuovo in quest’ultimo film e rispetto ai primi AG&G, al tempo stesso però ne sarete probabilmente rassicurati riguardo possibili scelte future.