BlackBerry, di Matt Johnson

All’inizio degli anni 2000, molto prima dell’arrivo degli smartphone Android e degli iPhone, possedere un BlackBerry significava avere sia uno status-symbol, sia essere all’avanguardia. Ma per quale motivo un fenomeno di culto di tali proporzioni è caduto in disgrazia al punto di essere velocemente soppiantato dalle aziende concorrenti?

Continua la rivisitazione delle storie aziendali che hanno fatto la fortuna, o la disgrazia, di investitori e professionisti. Dopo The Social Network (id.; 2010), nel quale David Fincher narrava la controversa nascita di Facebook, per mano di un giovane studente di Stanford, e le più recenti serie The Playlist (Id.; 2022) e Super Pumped (id.; 2022) nelle quali ci si barcamenava sulle vicende alla base della nascita e lo sviluppo di Spotify e Uber, anche la storia del Blackberry, primo smartphone a disposizione di uomini di affari e politici, basti pensare che l’ex Presidente Americano Barack Obama al momento della sua prima elezione brandiva l’ultimo modello, ha la sua narrazione basata sul romanzo Losing the Signal, degli autori Jacquie McNish e Sean Silcoff, sui retroscena dell’improvvisa esplosione e l’altrettanto rapido crollo del fenomeno tutto canadese, creato da Mike Lazaridis e Doug Fregin che con l’aiuto di Jim Balsillie, uomo d’affari che riuscì a portare l’azienda all’apice del successo, ma decretandone anche le sfortune future.

I due geek, impersonati da Jay Baruchel e Matt Johnson, presente anche in qualità di regista e co-sceneggiatore, danno vita a una narrazione fatta di ascesa a rovina, ma purtroppo con poche emozioni che vadano oltre il semplice verificarsi dei fatti. Dello storytelling di matrice aziendale la pellicola tutta canadese del trentottenne Johnson, ha però veramente tutto: da tecnici nerd che si sacrificano giorno e notte per arrivare a creare velocemente un prodotto performante, alle trattative per rendere appetibile qualunque tipologia di prodotto, anche il meno funzionale e fruibile, pur di arrivare a vendite milionarie. Fino alle assurdità di alcune scelte che per ragioni commerciali hanno permesso alle altre aziende di soppiantare la BlackBerry su un mercato che in breve tempo da pionieristico è diventato il territorio di caccia di numerosi squali.

Da vedere se si desidera cercare di capire come il primo smartphone della storia, con la sua tastiera fisica, sia stato capace d’introdurre modifiche sostanziali nel mondo contemporaneo, ma senza pensare di trovarsi al cospetto di un film epocale.

BlackBerry (id.) Canada, 2023 Regia di: Matt Johnson Soggetto: Jacquie McNish e Sean Silcoff Sceneggiatura: Matt Johnson, Matthew Miller Genere: Drammatico, Biografico Durata: 120′ Montaggio: Curt Lobb Scenografia: Kerry Noonan Cast: Jay Baruchel, Glenn Howerton, Cary Elwes, Saul Rubinek, Rich Sommer, Martin Donovan, Michael Ironside Fotografia: Jared Raab Musica: Jay McCarrol Produzione: Rhombus Media, Zapruder Films. Distribuzione: Eagle Pictures

BlackBerry, di Matt Johnson

Valutazione finale: 6/10