I più grandi di tutti, recensione del film di Carlo Virzì

I più grandi di tutti, recensione del film di Carlo Virzì.

Nel 1994 la band dei “Pluto” andava alla grande, con una stagione di successi nel circuito musicale alternativo nazionale. Ma tra i membri del gruppo, ben presto inizia a non correre più buon sangue e, dopo una serie di litigi, il gruppo si scioglie. Ognuno va per la sua strada, finché, 15 anni dopo…

Film firmato dal fratello minore di Paolo Virzì, appassionato di musica e autore della scena rock Livornese. Il film prende spunto dalle commedie a sfondo musicale con forti similitudini all’iconico The Blues Brothers. Ricordo di una generazione che si è sballata ma che con il passare degli anni ha deciso di mettere chi la testa a posto, Sabrina e a suo modo Loris, e chi di smetterla di rincorrere un sogno difficile da realizzare, come Maurilio e Rino. La strada percorsa da Loris, ex batterista disoccupato e con figlio a carico con il quale ha instaurato un rapporto più amicale che da genitore responsabile, va ben oltre un’intervista con un giornalista paraplegico e facoltoso che ai Pluto ha dedicato gambe e vita.

I più grandi di tutti, recensione del film di Carlo Virzì
Commedia on the road dal finale agrodolce incentrata sul senso della vita.

Per gli altri membri della rock band più sgangherata di tutta la toscana, Virzì sceglie un vocalist con le fattezze di Marco Cocci. Lanciato in passato dal fratello del regista, ma noto anche per essere egli stesso protagonista della scena underground. Una bassista con le sembianze di Claudia Pandolfi che ha deciso di ricrearsi una vita rispettabile con un nuovo compagno, Francesco Villa del duo comico Ale e Franz, e per finire un chitarrista, Dario ‘K’ Cappanera, impegnato da sempre nel mondo metal, che ha abdicato alla sua bravura per entrare sommessamente in fabbrica.

Fra finte interviste e interventi di vere rock star che impersonano loro stesse il film avanza inesorabilmente. Ricordi che fanno riaffiorare iniziali ruggini e una sala prove che denuncia come il tempo possa passare anche per ‘i più grandi di tutti’, come affermato dal giornalista impersonato da Corrado Fortuna.

A film ultimato, lanciato anche da un EP composto da cinque pezzi punk rock firmati dallo stesso Virzì, il risultato che si ammira è una commedia on the road dal finale agrodolce. Incentrata sul senso della vita e su come questa possa cambiarti con il passare del tempo e su come i tuoi sogni di ventenne spesso non collimino con quello che ti attende in età adulta.

I più grandi di tutti (Id.) Italia 2011 Regia di: Carlo Virzì. Genere: Commedia Durata: 100′ Cast: Claudia Pandolfi, Alessandro Roja, Marco Cocci, Corrado Fortuna, Dario Cappanera, Claudia Potenza, Francesco Di Gesù, Francesco Villa, Niccolò Belloni, Catherine Spaak. Fotografia: Ferran Paredes Rubio. Musiche: Carlo Virzì.

I più grandi di tutti, recensione del film di Carlo Virzì.