The Social Network, di David Fincher

a cura di Ciro Andreotti

2003. Università di Harvard. Al termine di una serata passata con la propria ragazza, Mark Zuckerberg, geniale studente d’informatica, decide che sia il momento per mettere online le foto di tutte le sue compagne di college e farle votare dai loro compagni di università. Quella che pareva una vendetta nei confronti della ragazza che lo aveva appena lasciato, e che a Mark costò quasi l’espulsione, diverrà invece l’inizio di una carriera da giovane milionario.

L’idea che accompagna la visione film di David Fincher, sceneggiato dal premio Oscar Aaron Sorkin, che inizialmente era stato scelto per dirigere la pellicola, è che il giovane Zuckerberg pur di potersi mettere di fronte alla tastiera del suo pc sarebbe stato capace di calpestare ogni amicizia e affetto. Prima irridendo per vendetta Erica, la sua ex ragazza, poi gli amici e coloro che desideravano collaborare con lui alla creazione di un social innovativo, per concludere la propria parabola all’interno delle aule di un tribunale.

A dare vita a Facebook si va quindi ben al di la delle linee di programmazione di un computer. Si rimane imbrigliati in reati e vita da campus, fra idee (forse) sottratte e (probabilmente) impiegate indebitamente da un ragazzo eccentrico e sicuro di sé. Abile con il computer, ma anche inadatto a conservare e alimentare i rapporti interpersonali. Se il libro di Ben Mezrich, che non aveva avuto quel successo iniziale arrivato al momento della sua riproposizione in libreria, ha saputo ispirare un film molto interessante. Capace di narranre sia il parto difficoltoso di una delle aziende più trendy del momento, ma anche sottolineando l’inadeguatezza di un ragazzo tanto potente e abile con le linee di codice quanto determinato nel raggiungere i propri scopi. Tutto il giovane cast, il più “vecchio” risulta essere l’allora 29enne Justin Sean ParkerTimberlake, riunito per l’occasione da Kevin Spacey, sì avete letto bene, riesce a catturare l’attenzione del pubblico senza mai dare tregua a uno spettatore anche non avvezzo al mondo di social network e programmazione.

Il romanzo di Mezrich viene riproposto nella sua interezza, fatta eccezione per qualche piccola licenza cinematografica. Le interviste con i vari protagonisti della vicenda legale sono ricollocate in un arco temporale cronologico e narrate nel corso di una serie di udienze preliminari per un processo che non si è mai tenuto, perché alla fine Zuckerberg ha preferito liquidare i suoi ex soci. Le vicende stesse non sono mai state smentite dall’attuale CEO di Meta, che comunque non ha voluto ostacolare l’uscita della pellicola.

Una pellicola capace di tenere incollati allo schienale della poltrona gli spettatori in una maniera decisamente più efficace del migliore dei thriller.

Valutazione Finale: 8 / 10

The Social Network (id.) USA, 2010 Regia di: David Fincher Genere: Biografico, Drammatico, commedia Durata: 120′. Cast: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Rashida Jones, Joseph Mazzello, Brenda Song, Justin Timberlake, Rooney Mara, Adina Porter, Malese Jow, Max Minghella Musiche: Trent Reznor, Atticus Ross Scenografia: Donald Graham Burt Fotografia: Jeff Cornenweth Montaggio: Kirk Baxter, Angus Wall Soggetto: Ben Mezrich Sceneggiatura: Aaron Sorkin Produzione: Michael De Luca Productions, Scott Rudin Productions, Trigger Street Productions. Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia.

The Social Network, di David Fincher