Hereditary – Le radici del male, di Ari Aster – Recensione Blu Ray

In seguito alla morte della matriarca della famiglia Graham, sua figlia e i suoi nipoti iniziano a scontrarsi con alcuni segreti criptici e terrificanti riguardo la propria discendenza, cercando di superare il sinistro destino che hanno ereditato….

Hereditary - Le radici del male

“Hereditary” rappresenta senza ombra di dubbio un momento alto del cinema horror contemporaneo, se proprio vogliamo usare un’etichetta, non il solito film basato sui soliti jumpscares fini a se stessi, ma qualcosa di diverso pur trattando un tema già visto. Si può notare una sostanziale divisione del film in due parti; la prima ci mostra essenzialmente un dramma familiare, mentre la seconda parte prende una piega più sovrannaturale.

Lo svolgimento di tutta la prima parte del film è tanto lento quanto intenso, la macchina da presa penetra nei personaggi analizzandoli in profondità, il che ci fa calare perfettamente nell’atmosfera sinistra di questa disastrata famiglia. Il ritmo accelera a partire dalla scena della macchina (se avete visto il film saprete bene a cosa mi riferisco): una scena di un’intensità pazzesca, da togliere il fiato, diretta e interpretata in maniera impeccabile.

Da questo momento l’equilibrio della famiglia, già in bilico, si spezza definitivamente e si inizia ad assistere a un conflitto intenso tra irrazionalità, incarnata dalla mamma di famiglia, Toni Collette e razionalità, il papà, G. Byrne. Per tutto il tempo si stenta infatti a capire se la donna abbia perso la ragione per via del doloroso lutto, oppure se qualcosa di sovrannaturale aleggi effettivamente sulla famiglia: lo spettatore è disorientato, confuso, esattamente come i protagonisti della vicenda.
Dal punto di vista visivo l’atmosfera è inquietante, tetra e asfissiante.

La fotografia azzeccatissima. Regia e montaggio altrettanto notevoli. È impressionante poi la capacità del regista di giocare con il buio: nelle inquadrature fisse, immerse nell’oscurità, si annida qualcosa di spaventoso che i nostri occhi scorgeranno solo dopo qualche secondo. Vogliamo poi parlare degli attori? Toni Collette ci regala una performance da brividi, assolutamente perfetta nel suo ruolo. Ottima anche l’interpretazione del ragazzo, Alex Wolff. Se proprio dovessi trovare una nota stonata in questo film, credo che sia la parte finale un po’ sopra le righe: c’è infatti molta carne al fuoco dal punto di vista visivo, forse si poteva insistere leggermente meno sul grottesco nel finale. Ma in sintesi: un piccolo capolavoro, da vedere assolutamente!

Il film prodotto da PalmStarMedia e distribuito da Koch Media per l’etichetta Midnight Factory viene presentato nel formato 2,00:1 con codifica a 1080 p. Come consuetudine, per le uscite prestigiose, targate Midnight Factory la confezione è una bella Slipcase contenente l’amaray impreziosita da un gradevole artwork interno dove vengono evidenziati i volti della Collette e della Shapiro. Oltre al film in Blu Ray troviamo l’immancabile booklet, di dodici pagine, realizzato da Manlio Gomarasca e Davide Pulici per Nocturno Cinema che analizza l’opera in ogni suo aspetto.

“Hereditary” è stato ripreso in digitale dal direttore della fotografia Pawel Pogorzelski con telecamere Arri Alexa Mini e Arri Amira con una risoluzione nativa a 2.8K. Successivamente riversato su un Master Digital Intermediate 2K. Pur con un Bitrate medio molto corposo, che si attesta sui 34 Mbps, ci troviamo di fronte a un Blu Ray dalla doppia personalità. Nelle situazioni di luce più intensa e in esterni ben illuminati abbiamo un quadro video compatto, maestoso e definito dove i dettagli la fanno da padrone e ogni inquadratura è una gioia per gli occhi. Quando però la luminosità cala constatiamo una certa perdita di definizione e un nero che tende a soffocare i dettagli.

Nelle molteplici sequenze più scure, ci troviamo di fronte a una tonalità tra il giallastro e il marrone che ci fornisce un quadro video troppo morbido. Senza dubbio è una scelta precisa del direttore della fotografia Pogorzelski, che risulta perfetta nel ricreare la giusta atmosfera ma che va a scalfire la qualità del riversamento. Comunque questi piccoli problemi si manifestano solo in determinate situazioni, per tutto il resto del film la qualità è entusiasmante!

L’udio è ottimo, come da tradizione Midnight Factory. Una pista sonora, che ci regala un’esperienza immersiva, coinvolgente e estremamente precisa. Troviamo due tracce lossless in formato 5.1 DTS HD per l’Inglese e l’Italiano. La traccia in italiano riesce a coinvolgere lo spettatore nella visione e a ricreare un campo sonoro avvolgente e di costante tensione emotiva. I dialoghi, risultano sempre estremamente chiari e vengono perfettamente integrati con la colonna sonora. Ottimo l’uso dei canali surround che entrano in gioco con continuità.
Subwoofer preciso che interviene in più occasioni creando la giusta atmosfera. 

Comparto extra particolarmente interessante. Troviamo altre all’immancabile Booklet il trailer, le scene eliminate e il Making Of del film.
Scene eliminate” (16,20)
Cursed: The True Nature of Hereditary” (19,21) Interessante making of che alterna momenti sul set a interventi del cast, del regista e dello sceneggiatore Ari Aster. Si analizzano vari aspetti del film, da quello del trauma familiare alle molteplici sfaccettature soprannaturali inerenti all’occulto.
Trailer