Il mostro della Laguna Nera, recensione del film di Jack Arnold

Il mostro della Laguna Nera, recensione del film diretto da Jack Arnold.

Diretto dall’indiscusso talento di Jack Arnold, Il mostro della laguna nera è uno dei più celebri Fanta-Horror degli anni ’50. Primo di una trilogia che comprende La vendetta del mostro e Il terrore sul mondo, la pellicola ha marchiato a fuoco l’immaginario collettivo di una generazione. Presentando uno dei più temibili mostri che il cinema ha saputo raccontare.

Il mostro della Laguna Nera, recensione del film diretto da Jack Arnold.

Durante una spedizione lungo il Rio delle Amazzoni un paleontologo, il Dott. Carl Maia, scopre quello che sembra essere il fossile di una mano molto particolare nella forma e nelle dimensioni. La fa vedere a David e Kay e ne rimane stupito anche Mark, che decide di finanziare la spedizione e trovare il resto del corpo per un tornaconto economico. A bordo di un’imbarcazione, il gruppetto si dirige verso la misteriosa laguna nera. Nell’oscurità delle sue acque si nasconde Gill-man, l’uomo branchia, un ibrido metà pesce e metà uomo. Creatura che assale gli intrusi causando la morte di alcuni di loro. David, Kay, Mark e gli altri dovranno affrontare un osso molto duro da sconfiggere.

L’idea del film è venuta parecchi anni prima della sua effettiva realizzazione al produttore della Universal William Alland. Alland rimase colpito dopo aver ascoltato una leggenda secondo la quale nelle acque del Rio delle Amazzoni sarebbero esistiti degli uomini pesce. Questo materiale messo nelle sapienti mani di Jack Arnold è diventato un film immortale. Che ancora oggi viene citato in Tv, a teatro, al cinema, nei fumetti. Inoltre è una delle prime produzioni cinematografiche ad essere stata girata e distribuita in 3D.

Il mostro della laguna nera è uno dei più celebri Fanta-Horror degli anni ’50!

Le riprese sono state effettuate in Florida, avvalendosi di due attori/stuntman per impersonare il mostro. Nelle sequenze subacquee veste i panni della creatura Ricou Browning, confermato anche nei due sequel, in quelle terrestri Ben Chapman. Nell’intreccio narrativo si scorgono aspetti ispirati a La Bella e la Bestia e a King Kong. Nella scena in cui Kay fa una nuotata nella laguna, Gill-man osserva il suo muoversi sinuoso, rimanendo affascinato da tanta grazia e bellezza (come la Bestia), ne rimane talmente folgorato che successivamente la rapisce (come King Kong).

Ciò che Arnold mette in evidenza è lo scontro tra gli interessi puramente economici e quelli per la scienza. David vorrebbe studiare la creatura lasciandola nel suo habitat naturale. Mark vuole catturarla per dare prova della sua esistenza e darla in pasto al mondo per arricchirsi come ha fatto Carl Denham con King Kong. Viene sottolineato come si vorrebbe piegare la creatura al proprio volere, sono le necessita degli intrusi a essere imperanti – arrogandosi diritti che non hanno – non quelle di un essere vivente che ha vissuto tranquillo nel suo ambiente, fino a quando non è stato invaso.

Un classico intramontabile della fantascienza di genere.

Ciò che la creatura fa è difendere la sua casa e se stessa e per farlo contrattacca. Arnold dà voce nei suoi film a come sia l’agire sconsiderato dell’uomo a determinare certe situazioni: tanto Mark e compagnia bella ne “Il mistero della laguna nera” quanto lo scienziato in “Tarantola”.

Per ciò che riguarda gli aspetti tecnici particolare cura si è messa nella fotografia e per rendere al meglio le sequenze subacquee sono state realizzate – per l’occasione – apposite cineprese impermeabili. Molto suggestiva la cornice in cui la creatura nuota sott’acqua in parallelo con Kay in superficie. È un film che gli amanti del genere non possono lasciarsi sfuggire per la storia, l’inventiva e l’originalità. Forse al pubblico odierno, svezzato da effetti speciali ipertecnologici e mostri più che raccapriccianti, la creatura non sortirà l’effetto ottenuto all’epoca della sua uscita in sala, ciò non toglie che se ne rimane colpiti.

Il mostro della Laguna Nera (Creature from the Black Lagoon.) USA 1954 Regia di: Jack Arnold. Genere: Fantascienza, Horror Durata: 79′. Cast: Richard Carlson, Julie Adams, Richard Denning, Antonio Moreno, Nestor Paiva, Whit Bissell, Bernie Gozier, Henry A. Escalante. Fotografia: William E. Snyder. Musiche: Joseph Gershenson. Sceneggiatura: Harry Essex, Arthur A. Ross.

Il mostro della Laguna Nera, recensione del film diretto da Jack Arnold.