Punto di non ritorno, recensione del 4k UHD distribuito da Plaion

Punto di non ritorno, recensione del 4k UHD distribuito da Plaion.

Punto di non ritorno (Event Horizon) è un film di Fantascienza del 1997 diretto da Paul W.S. Anderson. Rivederlo a distanza di tanti anni sicuramente ha perso una parte del suo appeal Fanta/Horrifico dell’epoca, ma nonostante tutto rimane uno buon film di intrattenimento dalle atmosfere cupe e malsane. Attinge e cita a piene mani capisaldi come Alien, Hellraiser e ovviamente Shining, riprendendo perfettamente l’atmosfera opprimente e claustrofobica dei film di genere.

Punto di non ritorno, recensione del 4k UHD distribuito da Plaion.

In Event Horizon, orrenda la re interpretazione Italiana del titolo, il pericolo non è costituito da un alieno, che, per quanto pericoloso risulti, resta pur sempre un’entità materiale; il nemico è l’astronave stessa, che scruta a fondo nelle paure più intime dei vari personaggi che osano avventurarsi al suo interno. E non credo sia il caso di andare oltre, vista la presenza di un ottimo e intrigante finale.

Faccio fatica a comprendere il motivo delle basse valutazioni che il tempo ha riservato a questo ottimo film, che riesce a offrire ciò che promette in modo onesto. Se vogliamo gli si può rimproverare il fatto di presentarsi come pellicola di Fantascienza e divenire, quasi senza preavviso, un Horror. Da antologia la sequenza della registrazione in cui è contenuta l’orgia sadomasochistica, davvero terrificante. Bravo L. Fishburne, ottima l’interpretazione di Sam Neill, se si esclude il ridicolo urlo nella sequenza onirica durante il viaggio: un frammento di recitazione davvero poco felice e probabilmente evitabile.

Una nota di colore riguardo alla censura Italiana che non ha tagliato nulla, a differenza di quella Americana che costrinse Paul W.S. Anderson a ridurre di oltre 30 minuti la durata del film, che, a quanto pare, era persino più violento della versione attuale.

Punto di non ritorno, recensione del 4k UHD distribuito da Plaion.

Cover Steelbook Punto di non ritorno.

Punto di non ritorno viene distribuito per il mercato Home Video da Plaion su licenza Paramount Pictures e presentato nel formato di 2,35:1 con una risoluzione di 3840 x 2160 pixel. Il film è stato girato in pellicola 35mm con sensibilità 500 ASA risultando ricco della tipica grana. Buono il lavoro di scansione 4K che ha permesso di mettere in risalto ogni particolare, specie nei primi piani e negli elementi CGI. In alcune panoramiche e in situazioni più critiche, date dalla bassa illuminazione, le immagini risultano più soft. Discreta la profondità dei neri e buona l’estensione cromatica.

La confezione è una bella Steelbook con Slipcase trasparente realizzata per l’occasione del 25 anniversario con un Artwork esterno con un leggero effetto olografico e di grande impatto visivo. Nel suo interno oltre al film in 4K Ultra HD troviamo quello in Blu-Ray. Particolarmente gradevole l’Artwork interno della Steelbook che riprende una scena del film.

Complessivamente il quadro video convince e se andiamo a confrontarlo con quello del Blu-Ray la qualità percepita è netta, con un miglioramento delle immagini in particolare nei primi piani. Sapiente l’uso dell’HDR-10 e ancor di più del Dolby Vision che ne migliorano ulteriormente l’esperienza visiva.

Sul versante audio troviamo una traccia in lingua originale in Dolby TrueHD 5.1 a 24 bit e quella in Italiano in Dolby Digital 5.1 a 640 kbps, identiche a quelle presenti nel Blu-Ray. La traccia in Dolby Digital 5.1 complessivamente fa il suo lavoro riuscendo a regalarci un sufficiente coinvolgimento. Non ci si può aspettare miracoli ma un onesto uso dei canali Surround e del Subwoofer. Ovviamente da preferire, soprattutto per quanto riguarda la pulizia del suono, il Dolby TrueHD 5.1 in lingua originale.

Il comparto degli Extra, ricco e interessante, è presente solo nel Blu-Ray. Troviamo il commento del regista Paul W.S. Anderson e del produttore Jeremy Bolt. Un lungo dietro le quinte (1,43,01′) diviso in cinque capitolo molto interessante e tecnico. Featurette le riprese del film, sulla creazione di diverse sequenze con interventi di Anderson (8,12′). Segreti, che sono 3 scene eliminate o estese con commento opzionale del regista (10,03′). Due Storyboard sulla scena mai girata del salvataggio nello spazio (2,57′) e arte concettuale per il film (3,48′) sempre con commento opzionale di Anderson. Trailer.

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Valutazione finale: 7,5/10