Maigret, recensione del film diretto da Patrice Leconte

Maigret, recensione del film di Patrice Leconte.

Parigi. Anni ‘50. Il cadavere di una giovane ragazza con numerose ferite viene ritrovato in un parco cittadino. Il caso viene affidato al commissario Maigret che prima di tutto dovrà riuscire a scoprire l’identità della vittima.

In una capitale francese lugubre e invernale si muove l’ennesima trasposizione cinematografica del personaggio creato negli anni ‘20 da Georges Simenon. A impersonarlo un Depardieu compassato e mai sopra le righe, distante da prove d’azione che in tal caso non servono, ma riflessivo come dev’essere il commissario ammirato in Italia con le fattezze di Gino Cervi. La Parigi dei primi anni ‘50 e il clima della Ville Lumière di metà ‘900 è ben ricostruito, merito della fotografia firmata da Yves Angelo e della scenografia di Loïc Chavanon. Il regista Patrice Leconte si limita a seguire la trama del romanzo Maigret e la giovane morta e a concedere la scena a un Depardieu che per la prima volta lavora con il regista nonostante si fossero lambiti più volte in precedenza. Regista che inizialmente aveva pensato a Daniel Auteuil come protagonista, prima che questi rinunciasse alla parte poco prima dell’inizio riprese.

Non sapremo mai come sarebbe stato il Maigret di Auteuil, ma è certo che il ‘panchinaro’ Depardieu riesce nell’impresa di incarnarlo come un anti-eroe crepuscolare e malinconico, facendolo sembrare un personaggio decadente e uscito dalla penna di autori hard-boiled come Dashiell Hammett, più che da quella dell’autore Franco Belga. Il risultato finale è una splendida storia dark ambientata sulle rive della Senna in cui la parte investigativa sconfina velocemente nelle pieghe della vita privata del protagonista e fin dentro i confini domestici occupati dalla signora Maigret che con il marito conserva un ricordo che li può unire indissolubilmente alle vicende della giovane vittima.

Film quindi perfettamente riuscito se desiderate incontrare uno dei personaggi iconici della letteratura gialla sia d’oltralpe che di sempre.

Maigret (id.) Italia 2022 Regia di: Patrice Leconte. Genere: Giallo. Durata: 90′ Cast: Gérard Depadieu, Jane Labeste, Mélanie Bernier, Aurore Clément, Bertrand Poncet, André Wilms, Hervé Pierre, Anne Loiret. Fotografia: Yves Angelo. Musiche: Bruno Coulais Sceneggiatura: Patrice Leconte, Jérôme Tonnerre Produttore: Philippe Carcassonne, Jean-Louis Livi Distribuzione: Adler Entertainment

Maigret, recensione del film di Patrice Leconte.

Valutazione finale: 6.5/10