Recensione film “The End? L’inferno è fuori”

Recensione film “The End? L’inferno è fuori” di Daniele Misischia.

Claudio Verona è un uomo d’affari privo di scrupoli che sta cercando di raggiungere il suo studio per un importante incontro di lavoro. Una volta arrivato Claudio rimane bloccato in ascensore mentre all’esterno si scatena un’epidemia che in breve tempo trasforma tutti in zombie assetati di sangue.

Il trentatreenne Daniele Misischia gira il suo primo lungometraggio con l’appoggio dei fratelli Mannetti. Che hanno visto in lui qualche cosa di più di un appassionato del genere Splatter dei ‘70ies, ma bensì un regista con le carte in regola per mischiare pathos e temi horror a piacimento proprio e del pubblico pagante.

Recensione film "The End? L'inferno è fuori"
Misischia confeziona un horror teso e mai banale, dimostrando talento e perspicacia!

Con l’appoggio quasi esclusivo di un solo attore, Alessandro Roja, e con la voce fuoricampo di Carolina Crescentini il film riesce a incollare gli spettatori alla poltrona. Fra il desiderio iniziale di lasciarsi alle spalle il traffico asfissiante di una Roma al solito imbottigliata nelle ore di punta e il cinismo di un uomo che non riesce a rivolgersi a chi lo circonda senza comandarlo a bacchetta. Il tutto prima di un finale che vedrà lo stesso Verona rivalutare la sua vita, ormai a un passo dalla morte, come una escalation di maltrattamenti ai danni dei suoi amici e collaboratori.

L’ascensore, diventa fra le mani del regista, sia fonte di protezione da possibili attacchi esterni che una fantomatica cella dalla quale cercare di sfuggire. Attraverso il cellulare quale unico modo per comunicare con il mondo esterno. A volte con l’uso dei messaggi altre volte con telefonate pronte per essere interrotte nel più classico dei cliffhanger.

The End? L’inferno è fuori (Id) Italia 2017 Regia di: Daniele Misischia Genere: Horror, Thriller Durata: 100′ Cast: Alessandro Roja, Carolina Crescentini, Claudio Camilli, Benedetta Cimatti.

Recensione film “The End? L’inferno è fuori” di Daniele Misischia.